IL LIBRO DEI MORTI
Degli antichi Egizi

Introduzione


Horus accompagna il defunto

Ciò che per convenzione si chiama Libro dei Morti è in realtà una raccolta di testi magici e di incantesimi funerari, nella quale sono stati inseriti alcuni inni a Ra e ad Osiride. Il loro scopo era quello di proteggere il morto nel suo viaggio nell'aldilà.

Tali formule dovevano essere pronunciate in alcune circostanze e permettevano al morto di superare i pericoli che allora lo minacciavano. Questi testi erano, più o meno in grande numero, riuniti su dei papiri e collocati in cofanetti nelle tombe, deposti nei sarcofagi o perfino fatti scivolare tra le bende della mummia.
I papiri variano tanto nel numero e nella scelta delle formule che nelle raffiguazioni che li illustrano.

La via della vita
Gli Dei
La vita

Il Libro dei Morti descrive le peregrinazioni dell'anima dopo la morte il giudizio di OSIRIDE e la vita nei campi di IARU. Presnta inoltre il modello della confessione negativa e le formule che abbondano per animare gli ushabti, per ricevere le offerte, bere, mangiare, respirare l'aria fresca, ritornare nel mondo dei vivi così come per poter raggiungere alla sera la barca di Ra, difendersi contro i coccodrilli e tutti i mostri che popolano l'aldilà.

Gli Dei

Infatti, se non si tratta affatto di una "BIBBIA" degli antichi Egizi, come si è preteso, e se non ha occupato che poco spazio nella loro vita, questo libro è stato il loro grande compagno nell'aldilà e ha raccolto nei suoi incantesimi la più completa visione di un fantastico mondo dei morti che gli Egizi abbiano mai avuto.

Al cospetto di Osiride

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Il concetto di anima